Rafforzamento dei soggetti vulnerabili nelle organizzazioni e della visione locale contro lo sfruttamento
In Italia, la schiavitù moderna è una realtà nascosta ma pervasiva, che colpisce migliaia di persone, soprattutto migranti e giovani vulnerabili. I giovani sono spesso le vittime più esposte al lavoro sottopagato, al lavoro forzato e al lavoro irregolare, in particolare nelle economie sommerse e in specifici settori come, fra gli altri, l'agricoltura. Affrontare questa emergenza è fondamentale per proteggere i diritti umani e costruire un futuro di inclusione e dignità per le nuove generazioni. In questo quadro il centro di ricerca RES.m HUB propone una ricerca-intervento sulla comunità piacentina.


Gli obiettivi del progetto sono identificare e contrastare le forme di sfruttamento, in particolare il lavoro forzato e sottopagato, con un focus su giovani e migranti vulnerabili a Piacenza. Si intende sensibilizzare la comunità locale, migliorare la conoscenza del fenomeno e promuovere interventi di prevenzione. Il progetto verrà portato avanti attraverso:
- Ricerca sul campo: interviste e indagini nei settori più esposti (logistica, agricoltura).
- Campagne di sensibilizzazione: incontri pubblici, materiale informativo e campagne divulgative per la comunità.
- Collaborazione istituzionale: lavorare con enti locali, scuole e associazioni per promuovere consapevolezza.
- Affiancamento alle aziende: collaborare con le imprese per promuovere condizioni di lavoro dignitose.
Il focus: la comunità in collaborazione con le imprese
Il progetto si basa su un approccio integrato che combina la sensibilizzazione della comunità e la collaborazione con le imprese per promuovere pratiche etiche. Inoltre, il monitoraggio continuo e l'adozione di protocolli aziendali trasparenti contribuiscono a creare un modello replicabile per prevenire lo sfruttamento a livello locale. Il progetto si distingue per l'uso di dati raccolti sul campo attraverso indagini e interviste, che consentiranno una mappatura precisa delle aree e dei settori a rischio. Infine, la collaborazione attiva con scuole e giovani garantisce un coinvolgimento intergenerazionale, fondamentale per un cambiamento culturale duraturo.

Il progetto è realizzato con il contributo della Fondazione di Piacenza e Vigevano.